Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23697 del 13 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23697PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La liberazione condizionale del condannato, quale misura alternativa alla detenzione, presuppone il "sicuro ravvedimento" del reo, desumibile dal suo comportamento durante l'esecuzione della pena, che si estrinseca nell'insieme degli atteggiamenti concretamente tenuti e esteriorizzati, idonei a rappresentare la sua revisione critica delle scelte criminali di vita anteatta e la ragionevole certezza della sua futura conformazione al quadro di riferimento ordinamentale e sociale. Tale giudizio prognostico deve essere effettuato sulla base di parametri obiettivi, considerando i rapporti complessivamente intrattenuti dal condannato, lo svolgimento di attività lavorative o di studio, le eventuali condotte riparatorie, nonché ogni altro comportamento idoneo a dimostrare l'interiorizzazione delle regole della società civile. Pur essendo richiesti ulteriori presupposti per i condannati per reati di terrorismo, eversione o criminalità organizzata, quali la collaborazione importante prestata e l'assenza di collegamenti con tali contesti criminali, il giudizio sul "sicuro ravvedimento" non può fondarsi su mere affermazioni di principio, ma deve essere adeguatamente motivato sulla base di elementi concreti, senza che possa ritenersi sufficiente un ulteriore periodo di osservazione, ove non siano state specificamente individuate condotte o comportamenti che rendano tale periodo necessario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI ((omissis)) del 17/05/2 -

Dott. IANNELLI ((omissis)) SENTE -

Dott. ZAMPETTI ((omissis)) N. 1 -

Dott. DI TOMASSI Mariastefania rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. MAZZEI ((omissis)) N. 32210/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ce. Fi. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 30.6.2010 dal Tribunale di sorveglianza di Roma;

Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. M. ((omissis));

Lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso l'annullamento con r…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.