Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38341 del 15 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38341PEN

Massima

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Il reato di truffa si consuma nel momento in cui si concreta il danno, ovvero quando l'agente, mediante artifizi e raggiri, induce in errore la persona offesa procurandosi un ingiusto profitto. Pertanto, il termine di prescrizione del reato di truffa decorre dalla data in cui si è conclusa la condotta fraudolenta dell'imputato, anche qualora successivamente egli abbia posto in essere ulteriori condotte ingannatorie finalizzate a procurarsi il pagamento del debito. Ciò in quanto la consumazione del reato si realizza con il conseguimento dell'ingiusto profitto, indipendentemente da eventuali condotte successive volte a mantenere l'apparenza di regolarità del rapporto. Inoltre, il mero inadempimento contrattuale, in assenza di artifizi e raggiri idonei a indurre in errore la controparte, non integra gli estremi del reato di truffa, configurando al più una responsabilità di natura civile. Pertanto, il giudice deve verificare con particolare attenzione la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di truffa, distinguendolo dalla fattispecie di inadempimento contrattuale, al fine di evitare indebite sovrapposizioni tra responsabilità penale e civile. In caso di accertata truffa, il termine di prescrizione decorre dal momento in cui si è conclusa la condotta fraudolenta dell'imputato, a prescindere da eventuali condotte successive volte a mantenere l'apparenza di regolarità del rapporto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. CERVADORO Mirel - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1041/2015 CORTE APPELLO di TORINO, del 27/05/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/05/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CERVADORO MIRELLA;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, nella persona del Dr. ANIELLO Roberto, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza, con rinvio al giudice civile.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 27.5.2015,…

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