Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24640 del 31 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:24640PEN

Massima

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La falsità materiale di un atto pubblico, realizzata mediante contraffazione della sottoscrizione di un pubblico ufficiale, integra il reato di cui agli artt. 476 e 482 c.p., anche quando l'atto sia stato immediatamente intercettato e non abbia prodotto effetti nei confronti di terzi. L'accertamento della falsità del documento non richiede necessariamente la verifica dell'autenticità dei timbri o sigilli utilizzati, essendo sufficiente la prova della mancata prestazione del servizio da parte del pubblico ufficiale che risulta averlo sottoscritto. L'imputazione di calunnia, che presuppone logicamente la falsificazione del documento, è assorbita nel reato di falsità materiale, per il quale l'imputato è stato condannato, non essendo necessario un autonomo accertamento della sua responsabilità. La condotta di chi esibisce una falsa fotocopia di un provvedimento amministrativo integra il reato di falsità materiale solo se la fotocopia possiede requisiti di forma e sostanza tali da farla sembrare un atto originale o una copia conforme, essendo invece irrilevante la mera esibizione di una fotocopia come tale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/06/2015 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE DE MARZO;
Udito il Procuratore Generale Dr. GIUSEPPE CORASANITI, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione;
Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), il quale si riporta ai motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza datata 11/06/2015…

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