Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51615 del 15 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51615PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circostanza aggravante dei futili motivi, di cui all'art. 577 c.p., n. 4, in relazione all'art. 61 c.p., n. 1, richiede che il giudice identifichi in modo certo e concreto la natura e la portata della ragione giustificatrice della condotta delittuosa, quale univoco indice di un istinto criminale più spiccato e di un elevato grado di pericolosità dell'agente. La mera sussistenza di elementi incerti e dubbi, come confidenze e stati d'animo personali dell'imputato, non è sufficiente a integrare tale aggravante, essendo necessaria una motivazione completa e coerente che espliciti in modo chiaro e logico le effettive ragioni che hanno determinato l'azione criminosa. In assenza di tali requisiti, la sentenza è affetta da vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. FIORDALISI Domeni - Rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/07/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza del 4 luglio 2017 della Corte d'assise d'…

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