Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1587 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:1587SENT

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in base a titoli abilitativi successivamente annullati in sede giurisdizionale costituisce un provvedimento dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, senza che sia necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento. Ciò in quanto, in presenza dell'accertamento di opere abusive, il contenuto del provvedimento finale non potrebbe in ogni caso avere un diverso tenore. Inoltre, l'amministrazione comunale è tenuta a ordinare la demolizione delle opere abusive, salva la sola ipotesi in cui sia accertata l'impossibilità materiale della loro rimozione, non rilevando la circostanza che le opere siano state realizzate in conformità a titoli edilizi successivamente annullati. Infatti, in caso di annullamento del permesso di costruire, l'art. 38 del D.P.R. 380/2001 prevede quale conseguenza necessaria l'ordine di demolizione, salva la possibilità per l'amministrazione di applicare la sanzione pecuniaria solo ove sia motivatamente accertata l'impossibilità della riduzione in pristino dello stato dei luoghi. Infine, l'amministrazione comunale non è tenuta a compiere una valutazione comparativa tra demolizione e conservazione dei manufatti divenuti abusivi a seguito dell'annullamento del titolo edilizio, qualora tale annullamento sia intervenuto per ragioni di carattere sostanziale, accertando l'effettiva e insanabile difformità dell'intervento proposto con le disposizioni dello strumento urbanistico vigente. In tali ipotesi, infatti, l'effetto conformativo del giudicato esaurisce ogni spazio di discrezionalità per l'amministrazione, imponendole l'adozione del provvedimento demolitorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/10/2019

N. 01587/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01389/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Seconda

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1389 del 2018, proposto da
-OMISSIS- S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Gianluigi Manelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio ‘fisico’ eletto presso il suo studio in Lecce, Via Ludovico Ariosto, 43;

contro

Comune di -OMISSIS-, in persona del Sindaco e legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Serena De Pascalis, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio ‘fisico’ eletto presso il suo studio in Lecce, Piazza S. Oronzo, 40;

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