Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46058 del 10 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46058PEN

Massima

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In tema di associazione di tipo mafioso, la presunzione di pericolosità sociale di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. può essere superata solo quando sia dimostrato che l'associato ha stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa, con la conseguenza che al giudice di merito incombe l'esclusivo onere di dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincere tale presunzione. Pertanto, l'attenuazione delle esigenze cautelari presunte non comporta automaticamente la revoca della misura cautelare, essendo necessario che venga dimostrata l'impossibilità oggettiva per l'imputato di continuare a fornire il proprio contributo all'organizzazione criminale. Inoltre, in presenza della predetta presunzione di pericolosità, la prova contraria dell'insussistenza delle esigenze cautelari non può essere dedotta da quegli stessi elementi cui, ove non operi la presunzione, fa riferimento il legislatore ai fini della adeguatezza e proporzionalità della misura, essendo stata tale valutazione già operata dal legislatore con esito negativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BE. Dr., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Bologna, in data 26.7.2007.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

Osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordin…

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