Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 19396 del 22 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19396CIV

Massima

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Il contratto di appalto stipulato con la pubblica amministrazione, seppur jure privatorum, è soggetto al requisito essenziale della forma scritta, la cui mancanza comporta l'invalidità del contratto stesso e l'impossibilità di azionare in giudizio il relativo corrispettivo, anche qualora le opere eseguite rientrino implicitamente nell'oggetto del contratto. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza di legittimità, in linea con l'esigenza di tutela dell'interesse pubblico sotteso all'attività negoziale della pubblica amministrazione, impone il rispetto della forma scritta per la validità del contratto di appalto, non surrogabile da altri elementi, a prescindere dalla circostanza che le prestazioni eseguite siano riconducibili all'oggetto contrattuale. Tale requisito formale, infatti, costituisce un elemento essenziale del negozio giuridico, la cui mancanza determina l'inidoneità del contratto a fondare una pretesa creditoria azionabile in giudizio, anche ove le opere realizzate risultino comprese nell'ambito dell'accordo negoziale. La ratio di tale principio risiede nella necessità di assicurare la trasparenza e la verificabilità dell'attività contrattuale della pubblica amministrazione, a tutela dell'interesse pubblico, attraverso la forma scritta quale strumento di documentazione e prova del vincolo negoziale. Ne consegue che, in assenza del requisito formale della scrittura, il contratto di appalto con la pubblica amministrazione è invalido e non può costituire titolo per l'azione giudiziale volta ad ottenere il pagamento del corrispettivo, indipendentemente dalla circostanza che le prestazioni eseguite siano riconducibili all'oggetto dell'accordo negoziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PALMA Salvatore - Presidente

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. CULTRERA Maria Rosaria - rel. Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. SCALDAFERRI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 11108-2011 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), in persona del legale rappresentante, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS) giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

CRI - CROCE ROSSA ITALIANA (OMISSIS), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENE…

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