Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 2339 del 2 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:2339CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La formulazione del quesito di diritto nei motivi di ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 366-bis c.p.c., richiede che la parte, dopo aver riassunto gli aspetti di fatto rilevanti e indicato il modo in cui il giudice di merito ha deciso il punto controverso, esprima la diversa regola di diritto sulla cui base il punto andrebbe viceversa risolto. Il quesito deve essere specifico, riferibile alla fattispecie concreta e risolutivo del punto della controversia, senza introdurre temi nuovi ed estranei. Inoltre, nel denunciare vizi di motivazione, il ricorso deve contenere la sintetica e riassuntiva indicazione del fatto controverso, degli elementi di prova la cui valutazione avrebbe dovuto condurre a diversa decisione e degli argomenti logici per i quali tale diversa valutazione sarebbe stata necessaria. In mancanza di tali requisiti, il ricorso per cassazione deve essere dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. SCARANO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

CA. AN. , elettivamente domiciliato in ROMA, VIALE PARIOLI 50, presso lo studio dell'avvocato LUIGI FONTANELLA, rappresentato e difeso dall'avvocato NUARA ELISA, giusta procura in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

AL. VE. SRL;

- intimata -

nonche' contro

GR. AS. SPA, gia' Ga. It. Spa, in persona del suo procuratore speciale, elettivamente domiciliata in ROMA, …

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