La notifica del ricorso amministrativo deve essere effettuata presso l'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giurisdizionale competente, in ossequio al disposto dell'art. 1 della legge n. 260 del 1958 e dell'art. 10 comma 3 della legge n. 103 del 1979. La mancata notifica presso l'Avvocatura dello Stato determina la nullità della notifica e la conseguente inammissibilità del ricorso, fermo restando che la costituzione in giudizio dell'amministrazione intimata ha efficacia sanante sul difetto di notifica. Il principio di diritto è volto a garantire il corretto esercizio del diritto di difesa dell'amministrazione pubblica, assicurando che la notifica degli atti introduttivi del giudizio amministrativo avvenga presso l'ufficio preposto alla sua rappresentanza e difesa in giudizio, l'Avvocatura dello Stato. Tale regola, di carattere procedurale, mira a tutelare l'interesse pubblico al corretto svolgimento del processo amministrativo, evitando che l'amministrazione possa essere colta di sorpresa da atti giudiziari di cui non sia stata tempestivamente informata tramite la notifica presso l'Avvocatura. La mancata costituzione in giudizio dell'amministrazione intimata non incide sulla declaratoria di inammissibilità del ricorso, in quanto il vizio della notifica non può essere sanato dalla semplice mancata difesa nel merito. La massima, pertanto, esprime un principio di diritto consolidato nella giurisprudenza amministrativa, volto a garantire il rispetto delle regole procedurali a tutela delle prerogative e dell'interesse pubblico dell'amministrazione.