Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3534 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:3534SENT

Massima

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Il vincolo di inedificabilità gravante sulla fascia di rispetto autostradale ha carattere assoluto e prescinde dalle caratteristiche dell'opera realizzata, in quanto il divieto di costruzione ivi sancito non può essere inteso restrittivamente al solo scopo di prevenire l'esistenza di ostacoli materiali suscettibili di costituire pregiudizio alla sicurezza del traffico e all'incolumità delle persone, ma è correlato alla più ampia esigenza di assicurare una fascia di rispetto utilizzabile, all'occorrenza, dal concessionario, per l'esecuzione di lavori, per l'impianto di cantieri, per il deposito di materiali, per la realizzazione di opere accessorie, senza limiti connessi alla presenza di costruzioni, con la conseguenza che le distanze previste vanno osservate anche con riferimento ad opere che non superino il livello della sede stradale o che costituiscano mere sopraelevazioni o che, pur rientrando nella fascia, siano arretrate rispetto alle opere preesistenti. Il vincolo posto dal legislatore non ha solo il fine di assicurare il transito sicuro sulla strada, ma anche quello di consentire un'ampia capacità di manutenzione della stessa, che non può essere valutata caso per caso, facendo degradare il vincolo da assoluto a relativo, in quanto sarebbe impossibile prevedere le future evenienze manutentive. Pertanto, il confine stradale, ai fini dell'applicazione del vincolo di inedificabilità, deve essere determinato con riferimento alla recinzione dell'autostrada, a prescindere dalla distanza effettiva dell'opera dal ciglio stradale. La disparità di trattamento non costituisce vizio invocabile a fronte di una questione di interpretazione e corretta applicazione della legge, essendo il vincolo di inedificabilità assoluto e non derogabile in ragione di valutazioni discrezionali dell'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/12/2020

N. 03534/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01617/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1617 del 2005, proposto da -OMISSIS-, rappresentata e difesa, congiuntamente e disgiuntamente, dagli avv. ti Marco G. Pulvirenti e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio del primo sito in Catania, via G. Vagliasindi n. 9;

contro

- il Consorzio per le Autostrade Siciliane, A.N.A.S. s.p.a., in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura dello Stato presso i cui uffici distrettuali sono per legge domiciliati in Catania, via Vecchia Ognina, n. 149…

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