Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22603 del 30 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22603PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile quando i motivi di impugnazione si risolvono nella mera reiterazione di quelli già dedotti in appello e puntualmente disattesi dalla corte di merito, in quanto tali motivi devono considerarsi non specifici ma soltanto apparenti, in quanto omettono di assolvere la tipica funzione di una critica argomentata avverso la sentenza oggetto di ricorso. Anche la mera richiesta di riduzione della pena e la coeva richiesta di concessione delle attenuanti generiche, senza ulteriore motivazione, non possono ritenersi sufficienti a rendere ammissibile l'appello, poiché comunque si chiede alla corte di merito una rivalutazione concreta della condotta dell'imputato in relazione all'applicazione dei parametri di cui all'art. 133 c.p., e dunque un riesame dell'entità del fatto e della personalità dell'appellante, che necessariamente implica una critica argomentata alla decisione impugnata. Il giudice di legittimità, anche a seguito della riforma dell'art. 606 c.p.p. ad opera della L. n. 46/2006, può verificare il materiale probatorio raccolto solo limitatamente alla esistenza, logicità e non contraddittorietà della motivazione del giudice di merito, senza poter rivisitare gli apprezzamenti di fatto e le valutazioni probatorie, se non nel caso in cui sia dedotto un preciso travisamento della prova, tale da inficiare la trama motivazionale dell'intero provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza della Corte d'Appello di L'Aquila, n. 1050/2013 in data 12.09.2013;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. Andrea Pellegrino;

letta la requisitoria scritta del Sostituto procuratore generale dott. Mario Fratice…

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