Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45479 del 13 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45479PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare, pur se confermato in sede di riesame, può essere successivamente revocato dal giudice competente qualora vengano meno le esigenze cautelari che ne avevano giustificato l'applicazione. In tal caso, il ricorso avverso la decisione di ripristino della misura cautelare diviene inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto la nuova revoca disposta dal giudice rende il provvedimento impugnato privo di efficacia esecutiva. L'interesse all'impugnazione deve essere concreto e attuale, non potendo essere recuperato attraverso la mera rivendicazione di una pronuncia utile ai fini dell'azione per riparazione da ingiusta detenzione, atteso che tale profilo risulta già coperto dal giudicato cautelare formatosi in precedenza. Parimenti, l'interesse non può fondarsi sulla pendenza di un ulteriore appello avverso la nuova revoca della misura, in quanto ciò comporterebbe il trasferimento del thema decidendum sulla diversa e successiva decisione, privando di rilievo il provvedimento originariamente impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI A. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 371/2015 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 26/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATERNO' RADDUSA BENEDETTO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. SELVAGGI Eugenio, per la reiezione del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che si richiama ai motivi di ricorso e alle memorie difensive allegati in atti.
OSSERVA
1. (OMISSIS) impugna l'ordinanza con la quale il Tribunale di Bologna, quale giudice del…

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