Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35625 del 25 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:35625PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando l'agente, sfruttando la forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo di tipo mafioso, costringe la vittima, con minaccia, a compiere atti di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio. Tale condotta è integrata anche quando l'agente, pur non essendo egli stesso affiliato all'organizzazione criminale, si avvale della fama criminale di un soggetto ad essa appartenente per esercitare pressioni e minacce sulla vittima, inducendola a subire la sua volontà. Ai fini dell'integrazione dell'aggravante del metodo mafioso, non è necessaria l'esplicita formulazione di una richiesta estorsiva, essendo sufficiente che l'agente si avvalga di un messaggio intimidatorio "silente", ovvero della sola forza intimidatrice derivante dalla caratura criminale del soggetto di cui si spende il nome. Inoltre, la violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, mediante l'abituale associazione con persone pregiudicate, è integrata anche quando tale associazione non sia animata dalla volontà di violare la prescrizione, ma derivi da un risalente rapporto amicale, essendo sufficiente la consapevolezza degli obblighi da adempiere e la cosciente volontà di inadempimento. Infine, il riconoscimento della continuazione tra reati richiede un'approfondita verifica della sussistenza di concreti indicatori, quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché il fatto che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DE SANTIS M. Anna - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) (OMISSIS), nato a (OMISSIS) (OMISSIS), nato ad (OMISSIS)
avverso la sentenza del 26/10/2020 della Corte d'appello di Palermo
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
lette le conclusioni dell'avv. (OMISSIS), difensore della parte civile Comune di Castellammare del Golfo, che ha concluso chiedendo la conferma della sentenza impugnata e la condanna degli imputati al pagamento delle spese competenze e onorari del giudizio come da relativa …

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