Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20498 del 23 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:20498PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La valutazione della gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, in particolare nei reati di criminalità organizzata, non può fondarsi su astratte presunzioni o massime di esperienza, ma richiede un rigoroso vaglio dell'effettivo grado di inferenza degli elementi probatori acquisiti, verificando la loro piena rispondenza alle specifiche e peculiari risultanze del caso concreto, al fine di raggiungere un elevato grado di probabilità logica della spiegazione causale ipotizzata, superando il dubbio ragionevole. Il giudice non può limitarsi a una mera enunciazione di principio, ma deve motivare in modo puntuale e analitico le ragioni per cui ritiene che i singoli elementi di prova, anche indiziari, siano idonei a dimostrare la sussistenza del fumus commissi delicti, senza omettere o travisare alcuna circostanza rilevante. Il mero richiamo a formule standardizzate o a generiche massime di esperienza non è sufficiente, essendo necessaria una valutazione concreta e specifica delle risultanze probatorie nel loro complesso, al fine di accertare l'effettiva e attuale partecipazione dell'indagato all'associazione criminale, anche sulla base di elementi indiziari, purché dotati di un elevato grado di attendibilità e concludenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. FLORIT Francesco - Consigliere --Relatore

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO
avverso l'ordinanza del 20/12/2023 del TRIBUNALE della LIBERTA' di PALERMO nel procedimento nei confronti di
Ba.Gi. nato a T il (Omissis)
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO FLORIT;
lette le conclusioni de! PG PIETRO MOLINO che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso; ricorso trattato con contraddittorio scritto ex art.23 co.8 D.L. 137/2020.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnato provvedimento il Tribunale di Palermo, qual…

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