Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40920 del 7 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:40920PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la concessione dei benefici di legge, quali la sospensione condizionale della pena e la non menzione, deve motivare adeguatamente le ragioni del loro eventuale diniego, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, come la gravità del fatto, la condotta dell'imputato, le sue condizioni personali ed economiche. L'omissione di tale motivazione integra un vizio della sentenza, che deve essere annullata e rinviata ad altro giudice di appello per il riesame della questione, nell'esercizio della sua piena autonomia di valutazione. Ciò in quanto la concessione o il diniego di tali benefici costituisce un apprezzamento di merito riservato al giudice di secondo grado, non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Mauro - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'8/01/2016 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere D'Arcangelo Fabrizio;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente alla mancata applicazione dei benefici di legge per il periodo…

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