Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10683 del 24 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:10683PEN

Massima

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Il reato di false dichiarazioni sulla propria identità personale (art. 496 c.p.) si configura quando l'imputato, pur essendo in possesso di un documento di identificazione, fornisce alla polizia giudiziaria generalità diverse da quelle reali, mentre il reato di false attestazioni a pubblico ufficiale (art. 495 c.p.) ricorre quando l'imputato, privo di documenti, rende false dichiarazioni sulla propria identità, le quali rivestono carattere di attestazione preordinata a garantire al pubblico ufficiale le proprie qualità personali. Pertanto, la qualificazione giuridica del fatto deve tenere conto della concreta modalità di realizzazione della condotta, essendo il reato di cui all'art. 496 c.p. configurabile quando l'imputato, pur avendo un documento di identificazione, fornisce false generalità, mentre il reato di cui all'art. 495 c.p. sussiste quando l'imputato, in assenza di altri mezzi di identificazione, rende false dichiarazioni sulla propria identità. Il reato di false dichiarazioni sulla propria identità personale (art. 496 c.p.) si perfeziona nel momento in cui l'imputato rende le false generalità, senza che rilevi l'eventuale successivo accertamento della sua vera identità da parte della polizia giudiziaria. Inoltre, il ricorso è inammissibile per carenza di interesse qualora l'imputato impugni una sentenza che abbia ritenuto la sussistenza di un reato meno grave rispetto a quello prospettato nel ricorso, in quanto tale impugnazione non risulta concretamente utile e favorevole all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. VENEGONI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/10/2019 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni dl Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DE MASELLIS Mariella, che ha concluso, ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8, convertito, con modificazioni, dalla L. 18 dicembre 2020,…

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