Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittimazione a impugnare gli atti di una procedura di gara è riconosciuta, in via generale, soltanto a coloro che hanno partecipato alla procedura presentando la relativa domanda di partecipazione, in quanto solo a questi ultimi è riconoscibile una posizione differenziata e qualificata. Costituiscono eccezioni tassative a tale principio soltanto i casi in cui: a) si contesti in radice l'indizione della gara; b) si contesti che una gara sia mancata, avendo l'amministrazione disposto l'affidamento in via diretta del contratto; c) si impugnino direttamente le clausole del bando assumendo che le stesse siano immediatamente escludenti, ovvero tali da rendere impossibile la formulazione di un'offerta seria, congrua e sostenibile. L'onere di dimostrare la sussistenza di tali ipotesi eccezionali grava sull'operatore economico che non ha partecipato alla procedura, con la conseguenza che la valutazione della legittimazione deve essere condotta con necessario rigore, stante la tassatività delle ipotesi eccezionali, alla luce del carattere soggettivo della giurisdizione amministrativa, dovendo la legittimazione essere correlata ad una situazione differenziata e meritevole di tutela, in modo certo, per effetto della partecipazione alla procedura oggetto di contestazione.