Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1355 del 2015

ECLI:IT:TARSA:2015:1355SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di tutela della legittimità dell'azione amministrativa, ha affermato il seguente principio di diritto: Il parere paesaggistico contrario della Soprintendenza, che nega l'autorizzazione per la realizzazione di un intervento edilizio, è illegittimo quando: 1) Reitera le stesse motivazioni già ritenute insufficienti e incongrue dalla precedente sentenza del Tribunale, che aveva annullato il precedente parere negativo della Soprintendenza per difetto di istruttoria e incongruità della motivazione. Il Tribunale, con giudicato ormai definitivo, aveva già accertato che l'intervento edilizio non modifica sostanzialmente lo stato dei luoghi né altera il rapporto tra aree verdi ed edificate, in quanto l'incremento volumetrico è comunque inferiore al massimo consentito dal piano regolatore e l'ulteriore volumetria è stata distribuita equamente su aree verdi incolte che sarebbero comunque state soppresse dall'eventuale realizzazione degli edifici previsti dal progetto di comparto già autorizzato. 2) La Soprintendenza, nel nuovo parere, si limita ad ampliare la motivazione, senza tuttavia superare i rilievi già evidenziati dalla precedente sentenza, e formula considerazioni vaghe e suggestive, senza spiegare in che modo l'intervento in esame, e non anche i precedenti autorizzati, inciderebbe negativamente sull'ambiente e dequalificherebbe l'area in modo radicale. 3) La Soprintendenza travalica le proprie attribuzioni di legge, esprimendo una valutazione di carattere urbanistico anziché limitarsi a un avviso sulla compatibilità paesaggistica del progetto, come imposto dalla sentenza del Tribunale che aveva già circoscritto la sua discrezionalità. Pertanto, il parere paesaggistico contrario della Soprintendenza, reiterativo delle stesse motivazioni già ritenute illegittime, è viziato da violazione del giudicato, difetto di istruttoria e incongruità della motivazione, eccesso di potere per sviamento e travisamento dei fatti, nonché incompetenza.

Sentenza completa

N. 02043/2014
REG.RIC.

N. 01355/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02043/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 2043 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto, in Salerno, alla via Incagliati, 2, presso l’Avv. ((omissis));

contro

Comune di Castellabate, in persona del Sindaco pro tempore;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliato per legge in Salerno, al ((omissis)), 58;

per l’annullamento

a) della nota della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino, prot. n. 13085 CL 34.19.07/11.77…

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