La variante al Piano Provinciale delle Attività Estrattive (PPAE) e al Piano Esecutivo Attività Estrattive (PEAE) approvata dalla Provincia, che consente l'attività estrattiva anche all'interno di Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) in deroga ad alcune prescrizioni del Piano Paesistico Ambientale Regionale e ai divieti di legge, è legittima in quanto: 1. Il termine per l'approvazione della variante entro il periodo transitorio previsto dalla normativa è stato rispettato, in quanto la delibera consiliare di approvazione è stata adottata prima della scadenza del termine, indipendentemente dal successivo parere di compatibilità della Regione. 2. La valutazione di incidenza (VI) espressa dalla Regione, pur rilevando alcuni impatti negativi, non può essere considerata negativa ai sensi della normativa, in quanto la stessa normativa consente l'attività estrattiva anche all'interno di SIC e ZPS, purché siano adottate adeguate misure di mitigazione e compensazione. 3. Il Ministero dell'Ambiente, in qualità di autorità nazionale di sorveglianza sui Siti Natura 2000, ha ritenuto non necessario l'invio della pratica alla Commissione Europea, in quanto le misure di mitigazione e compensazione previste sono sufficienti. 4. La variante persegue la finalità di recupero ambientale di siti compromessi da precedenti attività estrattive, in attuazione della normativa regionale che consente tale possibilità, bilanciando tale obiettivo con quello dell'autosufficienza provinciale nell'approvvigionamento di materiali di difficile reperibilità. 5. La valutazione ambientale strategica (VAS) effettuata, pur con alcuni limiti rilevati, risulta complessivamente adeguata, tenuto conto che il livello di approfondimento richiesto è quello proprio della pianificazione, essendo demandata ai singoli progetti la definizione delle specifiche misure di mitigazione e compensazione.