Il delitto di estorsione è configurabile quando la condotta di esazione violenta o minacciosa di un credito presenta le seguenti caratteristiche: a) finalità costrittiva dell'agente, volta a costringere la vittima e annullarne le capacità volitive, anziché a persuaderla; b) estraneità dell'agente al rapporto contrattuale, che agisca anche solo per confermare ed accrescere il proprio prestigio criminale attraverso l'esazione con violenza e minaccia del credito altrui; c) condotta minacciosa e violenta finalizzata al recupero del credito, diretta non solo nei confronti del debitore ma anche di persone estranee al sinallagma contrattuale. Il giudice può legittimamente negare le attenuanti generiche quando ritenga irrilevanti gli elementi favorevoli dedotti e ravvisi l'assenza di segnali di ravvedimento, senza dover prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli. Inoltre, il reato di lesioni personali concorre formalmente con quello di estorsione quando la violenza posta in essere dall'agente abbia cagionato lesioni alla vittima, non essendo in tal caso l'offesa personale assorbita nel delitto di estorsione.