Mentre il primo comma dell`art. 273 cod. proc. pen. richiede, per l`applicazione delle misure cautelari, solo l`esistenza di indizi gravi, quelli necessari alla pronuncia di responsabilita`, secondo la disciplina dettata nella diversa materia delle "prove" dall`art. 192 cod. proc. pen., devono rivestire gli ulteriori requisiti della precisione e della concordanza, cosi` da consentire il processo logico deduttivo dal fatto noto a quello ignoto; ne consegue che le dichiarazioni accusatorie di un coimputato, o non, per assurgere a dignita` di gravi indizi a giustificazione delle misure cautelari, non abbisognano di quegli specifici riscontri dei quali invece necessitano quando debbono essere assunte a prove sulle quali fondare il definitivo giudizio di responsabilita`, essendo sufficiente che quelle dichiarazioni, avuto riguardo ad ogni elemento di valutazione, possano essere considerate attendibili e, pertanto, idonee a sorreggere un convincimento di colpevolezza altamente probabile.    da vedere: Sen 02/07/1993 1812 sez 1 Pen Sen 02/07/1993 1814 sez 1 Pen Sen 31/03/1992 608 sez 1 Pen Sen 18/08/1993 1782 sez 3 Pen Sen 13/08/1993 1709 sez 3 Pen