Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14494 del 27 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14494PEN

Massima

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La sospensione condizionale della pena è revocata di diritto qualora, nel termine di cinque anni dalla sua concessione, il condannato riporti una nuova condanna per un delitto anteriormente commesso, la cui pena, cumulata a quella precedentemente sospesa, superi il limite di due anni di reclusione stabilito dalla legge. Tale revoca opera indipendentemente dal momento in cui i fatti posti a fondamento della nuova condanna siano stati commessi, essendo sufficiente che la sentenza di condanna sia divenuta definitiva entro il quinquennio. La revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena, in presenza dei presupposti di legge, costituisce un effetto automatico e doveroso, non rimesso alla discrezionalità del giudice dell'esecuzione, il quale è tenuto a dichiararne la decadenza. La ratio della disciplina è quella di assicurare la coerenza e l'effettività del sistema sanzionatorio, impedendo che il condannato possa beneficiare della sospensione condizionale della pena laddove, nel breve periodo, commetta ulteriori reati di una certa gravità, dimostrando così l'inidoneità del beneficio a conseguire gli scopi rieducativi e di prevenzione speciale cui è preordinato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 113/2012 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 21/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

lette le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. (OMISSIS), con l'assistenza del difensore di fiducia, ricorre avverso l'ordinanza con la quale, i…

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