Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32850 del 22 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:32850PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si realizza quando il contributo partecipativo, morale o materiale, dell'agente, pur non essendo direttamente esecutivo della condotta criminosa, risulta comunque rafforzativo e strumentale alla realizzazione del reato commesso da altro soggetto. Pertanto, la mera presenza dell'agente nel contesto in cui si svolge l'azione delittuosa, unita a condotte successive di danneggiamento o intimidazione, può integrare il concorso nel reato, qualora tali condotte siano valutate come funzionali e contestuali all'azione principale, anche se non direttamente esecutive di essa. In tali casi, la distinzione tra concorso nel reato e mera connivenza non punibile va individuata nella valutazione complessiva del contributo apportato dall'agente, il quale, pur non essendo l'autore materiale del reato, abbia comunque agito in modo da rafforzare o agevolare l'altrui condotta criminosa, dimostrando una chiara adesione alla stessa. Pertanto, il concorso di persone nel reato può configurarsi anche quando l'agente non sia l'autore materiale della condotta principale, ma abbia comunque contribuito in modo partecipativo, morale o materiale, alla realizzazione del reato, attraverso condotte successive di danneggiamento o intimidazione, purché valutate come funzionali e contestuali all'azione principale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CATENA Rossel - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Genova emessa in data 05/02/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa Rossella Catena;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Fimiani Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Genova, in riforma…

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