Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12432 del 23 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12432PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato sulla motivazione della sentenza impugnata, è tenuto a verificare esclusivamente la presenza di un apparato argomentativo logico e coerente, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni probatorie effettuate dal giudice di merito. Pertanto, il vizio di "manifesta illogicità" della motivazione, deducibile in sede di ricorso per cassazione, deve risultare dal testo della sentenza stessa, in relazione agli atti processuali citati e alla conseguente valutazione del giudice, senza possibilità di censurare la rispondenza della motivazione alle acquisizioni probatorie. Il sindacato di legittimità è, dunque, limitato al riscontro dell'esistenza di un percorso argomentativo logico e coerente, senza poter sindacare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di appello in ordine alla ricostruzione dei fatti e all'apprezzamento della prova. Analogamente, il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito la congruità del trattamento sanzionatorio, essendo tale valutazione riservata al giudice di merito, salvo i casi di manifesta irragionevolezza o travalicamento dei limiti edittali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Edoardo - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1096/2013 della Corte di Appello di Catania del 30.10.2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione del Cons. Dott. AMATORE Roberto;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BIRRITTERI Luigi che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Catania, in parziale riforma della sentenza…

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