Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 568 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:568SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile quando, a seguito di fatti sopravvenuti, risulta venuto meno l'interesse del ricorrente alla decisione nel merito, come nel caso in cui sia stato accertato il ripristino dello stato dei luoghi oggetto della controversia. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, pur non pronunciandosi sul merito delle questioni prospettate, compensa le spese di giudizio tra le parti costituite in ragione della connotazione delle questioni stesse. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito di fatti sopravvenuti, come il ripristino dello stato dei luoghi, determina l'improcedibilità del ricorso amministrativo, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti costituite, in considerazione della natura delle questioni prospettate. Il giudice, in tali casi, non entra nel merito della controversia, ma si limita a prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse. La massima giuridica si fonda sui seguenti argomenti e ragionamenti: 1. Il ricorso amministrativo attiene a provvedimenti della Soprintendenza che hanno adottato misure ripristinatorie (parere contrario al mantenimento delle opere e demolizione) a seguito di opere abusivamente realizzate. 2. Il ricorrente ha dedotto vizi di violazione di legge ed eccesso di potere avverso tali provvedimenti. 3. Nel corso dell'udienza pubblica, il procuratore del ricorrente ha dichiarato la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione del ricorso nel merito, in quanto è emerso dagli atti il (dichiarato) avvenuto ripristino dello stato dei luoghi. 4. Pertanto, il Tribunale Amministrativo Regionale ha dichiarato improcedibile il ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti costituite, in ragione della connotazione delle questioni prospettate. 5. Il giudice, in tali casi, non entra nel merito della controversia, ma si limita a prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/03/2020

N. 00568/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00461/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 461 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo sito in Catania, via G. Carnazza, n. 51;

contro

- l’Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana della Regione Siciliana, in persona dell’Assessore
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato presso i cui uffici distrettuali è per legge domiciliato in Catania, via Vecchia Ognina, n. 149;

ne…

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