Il dipendente pubblico assegnatario di un alloggio di servizio in ragione delle proprie mansioni lavorative può essere legittimamente privato della concessione dell'alloggio qualora le sue attuali funzioni non rientrino più tra quelle contemplate dalla normativa che consente la concessione di tale beneficio. L'amministrazione, in tali casi, può legittimamente intimare il rilascio dell'immobile, senza che ciò integri un eccesso di potere, purché sia previamente comunicato l'avvio del procedimento e siano adeguatamente motivate le ragioni di interesse pubblico sottese al provvedimento, anche in relazione a eventuali programmi di ricollocazione degli alloggi nell'ambito del patrimonio demaniale. Tuttavia, qualora l'assegnatario abbia documentato il possesso di un valido titolo concessorio, l'amministrazione non può intimarne il rilascio senza aver prima proceduto all'aggiornamento del canone, in ossequio al principio di buona amministrazione. In ogni caso, il provvedimento di revoca della concessione deve essere adottato nel rispetto del contraddittorio e del giusto procedimento, a pena di illegittimità.