Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 24821 del 1 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:24821PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione proposto da un avvocato non iscritto nell'albo speciale dei difensori abilitati al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori è inammissibile, anche nel caso in cui l'atto di impugnazione sia stato originariamente proposto come appello e successivamente convertito in ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 568, comma 5, c.p.p. Tale regola non ammette deroghe, in quanto la mancanza della specifica abilitazione del difensore costituisce un vizio insanabile che determina l'inammissibilità del ricorso, precludendo altresì la possibilità di rilevare d'ufficio l'eventuale estinzione del reato per prescrizione. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO F. ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/09/2017 del GIUDICE DI PACE di ANCONA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VANNUCCI Marco.
OSSERVATO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Che con sentenza emessa il 5 settembre 2017 il Giudice di pace di Ancona ha condannato (OMISSIS) alla pena di Euro 3.000 di multa in quanto responsabile del delitto di cui al Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 14, comma 1 bis, accertato in (OMISSIS);
che per la riforma di tale…

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