Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 18372 del 27 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18372CIV

Massima

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Il licenziamento del dipendente pubblico per assenze ingiustificate, pur essendo previsto dalla legge come sanzione espulsiva, non costituisce una conseguenza automatica e necessaria, dovendo l'amministrazione valutare la proporzionalità della misura sanzionatoria in relazione alla gravità del fatto addebitato e a tutte le circostanze del caso concreto. Il giudice, nel sindacare la legittimità del licenziamento, deve verificare non solo la sussistenza oggettiva della condotta contestata, ma anche l'elemento soggettivo della condotta stessa, nonché la proporzionalità della sanzione espulsiva rispetto all'inadempimento imputato al lavoratore, tenendo conto del concreto rapporto di lavoro e di tutte le circostanze del caso. Il principio di proporzionalità impone, pertanto, che l'amministrazione, pur in presenza di una fattispecie legale che prevede il licenziamento, valuti la gravità dell'inadempimento e la possibilità di irrogare una sanzione diversa e meno grave, in applicazione del divieto di automatismi sanzionatori e nel rispetto dei criteri di gradualità e proporzionalità della disciplina contrattuale.

Sentenza completa


AULA ‘B’
R E P U B B L I C A I T A L I A N A
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. ((omissis)) - Presidente -
Dott. ANNALISA DI PAOLANTONIO - Consigliere -
Dott. CATERINA MAROTTA - Consigliere rel. -
Dott. IRENE TRICOMI - Consigliere -
Dott. ROBERTO BELLE’ - Consigliere -
R.G.N. 17314/2022
U.P. 19/04/2023
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso 17314/2022 proposto da:
CASSARÀ ANTONINA, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DELLA MENDOLA N. 32
presso e nello studio dell’avvocato GIUSEPPE POMPEO PINTO che la rappresenta e

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