Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11096 del 12 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:11096PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e alla ricettazione di autovetture di illecita provenienza si configura quando vi sia la predisposizione di mezzi, l'accordo a carattere permanente, la divisione dei ruoli, un numero indeterminato di persone e la consapevolezza di ciascuno di far parte del sodalizio criminoso, anche se a carattere rudimentale o familiare. Tali elementi devono essere provati attraverso indagini di polizia giudiziaria, deposizioni di pubblici ufficiali, verbali di perquisizioni e sequestri, nonché dichiarazioni di collaboratori di giustizia ritenute credibili, precise e coerenti, corroborate da oggettivi riscontri. La pena base per il reato di associazione a delinquere è di tre anni di reclusione, salvo la possibilità di applicare circostanze attenuanti, anche equivalenti alla recidiva, qualora ritenute più idonee a realizzare l'adeguatezza della pena irrogata in concreto. Il divieto di reformatio in peius impone al giudice di appello di non superare la pena inflitta in primo grado, anche in caso di errore nella determinazione della pena base. Infine, il ricorso per cassazione è inammissibile quando manchi l'indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, senza ignorare le affermazioni del provvedimento censurato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

((omissis)), quale difensore di Gi. Ra. (n. il (OMESSO)), di Gi. Se. (n. il (OMESSO)) e G. R. (n. il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, 2 sezione penale, in data 23/04/2004.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.