Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 243 del 2019

ECLI:IT:TARPA:2019:243SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza al giudicato, dichiara improcedibile il ricorso qualora la parte ricorrente abbia dichiarato la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione a seguito dell'avvenuta esecuzione del titolo esecutivo in data successiva alla proposizione del ricorso. In tali casi, il giudice condanna la parte resistente alla rifusione delle spese processuali e degli onorari di causa in favore della parte ricorrente, in applicazione del principio della soccombenza virtuale. Il giudice amministrativo, infatti, è tenuto a pronunciarsi sulla spesa processuale anche quando il ricorso sia dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto tale pronuncia costituisce un corollario logico-giuridico della declaratoria di improcedibilità. Il giudice, pertanto, deve valutare la soccombenza virtuale della parte resistente e condannarla al pagamento delle spese, al fine di assicurare la piena attuazione del giudicato e il ristoro del pregiudizio subito dalla parte ricorrente per l'inutile dispendio di attività processuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/01/2019

N. 00243/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01575/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1575 del 2016, proposto da ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Notarbartolo n. 38;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, domiciliata ex lege in Palermo, via ((omissis)) n. 6;

per l'ottemperanza

al giudicato decreto n. 1441/2012 emesso dalla Corte d’Appello di Caltanissetta;

Vi…

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