Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6327 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:6327SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile può essere destinatario di un ordine di demolizione di opere abusive solo se risulta essere l'effettivo responsabile dell'abuso edilizio; in caso di pendenza di una domanda di sanatoria, l'amministrazione non può adottare il provvedimento demolitorio, essendo sospeso ogni procedimento sanzionatorio dell'abuso fino alla conclusione della procedura di esame della richiesta di condono. Inoltre, gli interventi di ristrutturazione del tetto che non comportano alterazione delle quote esterne e nuove volumetrie, ma solo un migliore utilizzo degli spazi interni, non richiedono il permesso di costruire in quanto configurabili come manutenzione ordinaria ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 380/2001. Pertanto, l'ordine di demolizione è illegittimo qualora le opere contestate siano oggetto di una domanda di sanatoria pendente o consistano in interventi di manutenzione ordinaria che non necessitano di titolo abilitativo.

Sentenza completa

N. 06876/2011
REG.RIC.

N. 06327/2013 REG.PROV.COLL.

N. 06876/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6876 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, largo Messico, 7;

contro

Comune di Ronciglione, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, vicolo dei Modelli, 63;

per l'annullamento

dell’ordinanza 3.5.2011 n. 2 dell’Area Tecnica del Comune di Ronciglione, con la quale è stata ingiunta la demolizione o la rimozione di opere abusive;

Visti il ricorso, i mot…

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