Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37401 del 10 ottobre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:37401PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il danneggiamento di cose esposte per necessità, consuetudine o destinazione alla pubblica fede è procedibile a querela della persona offesa, mentre per le altre ipotesi di danneggiamento previste dall'art. 625, comma 1, n. 7, c.p. permane la procedibilità d'ufficio. Tale differenziazione normativa, introdotta dal legislatore, è ragionevole e non determina alcuna disparità di trattamento, in quanto le due fattispecie, pur rientrando nell'ambito del danneggiamento aggravato, presentano peculiarità tali da giustificare un diverso regime di procedibilità. Infatti, il danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede incide in modo più diretto sulla fiducia e sulla sicurezza della collettività, mentre le altre ipotesi di danneggiamento aggravato, pur essendo meritevoli di una più severa risposta sanzionatoria, non presentano lo stesso grado di offensività nei confronti dell'interesse pubblico tutelato. Pertanto, il legislatore ha operato una scelta ragionevole e proporzionata nel disciplinare in modo differenziato le due fattispecie, in ossequio ai principi di uguaglianza e di ragionevolezza sanciti dalla Costituzione. Tale impostazione normativa, inoltre, risulta coerente con la finalità di assicurare la ragionevole durata del processo, evitando inutili annullamenti e rimessioni al giudice di merito al solo fine di ottenere una pronuncia di improcedibilità già emessa in modo irrituale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. PELLEGRINO Andrea - Presidente

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. CALVISI Michele - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI GENOVA
nel procedimento a carico di
Br.Ri. nato a I il (Omissis)
avverso la sentenza del 12/06/2023 del TRIBUNALE di IMPERIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRO LEOPIZZI;
lette le richieste del PG ASSUNTA COCOMELLO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza impugnata, il Tribunale di Imperia ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di Br.Ri. in relazione…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.