Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10142 del 11 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:10142PEN

Massima

Il giudice, nel valutare la sostituzione della pena detentiva con la pena pecuniaria, esercita un potere discrezionale che deve essere esercitato nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., tenendo conto, tra l'altro, delle modalità del fatto per il quale è intervenuta la condanna e della personalità del condannato. La sostituzione può essere esclusa quando risulti che il condannato non adempirà alle prescrizioni imposte, in ragione della sua refrattarietà agli effetti delle precedenti condanne subite, evidenziando così la carenza dei requisiti richiesti dalla legge per l'applicazione delle pene sostitutive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

QUINTA SEZIONE PENALE

Composta da:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Bo.Sa. nato a M il (Omissis)
avverso la sentenza del 23/06/2023 della CORTE APPELLO di BOLOGNA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SGUBBI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ALDO CENICCOLA A.
che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso
ritenuto in fatto
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 2…

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