Il rispetto dell'orario di chiusura stabilito nell'autorizzazione per l'esercizio di attività di pubblico spettacolo, trattenimenti e svago costituisce un obbligo di legge, la cui violazione legittima l'adozione da parte dell'autorità amministrativa competente di provvedimenti sanzionatori, quali la sospensione temporanea dell'attività, anche in assenza di una contestazione immediata al momento dell'accertamento della violazione, purché il verbale redatto successivamente attesti in modo chiaro e circostanziato i fatti accertati, con efficacia probatoria fino a querela di falso. L'amministrazione, nel procedimento sanzionatorio, è tenuta a valutare le osservazioni presentate dall'interessato, senza tuttavia l'obbligo di una puntuale confutazione analitica, essendo sufficiente una motivazione complessivamente logica e coerente a sostegno del provvedimento finale adottato. La mancata considerazione di eventuali deroghe all'orario di chiusura, espressamente previste da atti amministrativi, può determinare l'illegittimità del provvedimento sanzionatorio, qualora l'amministrazione non abbia adeguatamente motivato in ordine alla non applicabilità di tali deroghe al caso concreto.