Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48869 del 10 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:48869PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, caratterizzata da una struttura gerarchica, una distribuzione di ruoli e rilevanti mezzi finanziari, operante in un determinato territorio al fine di acquisire il controllo delle attività illecite e realizzare ingenti profitti attraverso la sistematica consumazione di estorsioni mediante pesanti intimidazioni, integra il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. Costituiscono gravi indizi di colpevolezza, idonei a giustificare l'applicazione di misure cautelari, il contenuto delle intercettazioni telefoniche e ambientali, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, il sequestro di armi, esplosivi e sostanze stupefacenti, nonché le vicende societarie riconducibili all'organizzazione criminale. Il contributo causalmente rilevante fornito dal singolo partecipe all'operatività del sodalizio, in vista del radicamento territoriale, dell'espansione economica e del controllo delle attività imprenditoriali, è sufficiente a integrare la fattispecie associativa, a prescindere dalla prova di un effettivo profitto o di un significativo apporto individuale alla commissione dei singoli reati-fine. Sussistono altresì le esigenze cautelari, in ragione delle modalità di consumazione dei gravi illeciti, dell'intensità del dolo sotteso alle condotte e dell'assenza di elementi indicativi della cessazione dei vincoli associativi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2714/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 26/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto che il ricorso proposto dai due ricorrenti sia dichiarato inammissibile.
udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il 26 maggio 2015 Tribunale di Napoli, c…

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