Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale non ha effetto retroattivo sulle condanne pronunciate in epoca anteriore alla sua entrata in vigore, quando la pena sia stata determinata in applicazione di una cornice edittale diversa da quella successivamente ritenuta illegittima. In tali casi, il giudice dell'esecuzione non può procedere alla rideterminazione della pena, in quanto il presupposto per l'intervento in fase esecutiva, ovvero l'applicazione di una sanzione basata sulla cornice edittale dichiarata incostituzionale, non ricorre. La declaratoria di illegittimità costituzionale produce effetti solo per il futuro, senza incidere sulle condanne già definite sulla base di una diversa disciplina legislativa, in applicazione del principio di irretroattività della legge penale più favorevole sancito dall'art. 2, comma 4, c.p.