Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21432 del 7 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:21432PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice del riesame, nell'esercizio del potere di annullare, riformare o confermare il provvedimento cautelare impugnato, può sanare con la propria motivazione le eventuali carenze argomentative del provvedimento del primo giudice, anche quando queste siano tali da dar luogo a nullità rilevabili d'ufficio, in quanto l'ordinanza applicativa della misura cautelare e quella che decide sulla richiesta di riesame sono tra loro strettamente collegate e complementari. Pertanto, la motivazione del tribunale del riesame integra e completa l'eventuale carenza di motivazione del provvedimento del primo giudice, così come la motivazione insufficiente del giudice del riesame può ritenersi integrata da quella del provvedimento impugnato, allorché in quest'ultimo siano state indicate le ragioni logico-giuridiche che ne hanno determinato l'emissione ai sensi degli articoli 273, 274 e 275 c.p.p. Inoltre, il tribunale del riesame, in virtù dell'effetto interamente devolutivo che caratterizza il riesame delle ordinanze applicative di misure cautelari, può confermare il provvedimento impugnato anche per ragioni diverse da quelle in esso indicate, purché la motivazione risulti corretta e logica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) QU. DO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 3698/2009 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 04/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LINA MATERA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Riello Luigi, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Roma, in sede di riesame, ha conferm…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.