Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1089 del 2024

ECLI:IT:TARPA:2024:1089SENT

Massima

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La tutela dei beni culturali e paesaggistici, di cui agli artt. 10 e 49 del D.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), prevale sulle esigenze di carattere pubblicitario e commerciale, anche quando queste ultime siano accompagnate dall'assunzione di impegni economici da parte del privato. Le valutazioni discrezionali delle autorità preposte alla tutela dei vincoli storico-artistici e paesaggistici, come la Soprintendenza, possono essere censurate dal giudice amministrativo solo in caso di evidenti errori o palese illogicità, non potendo il privato sostituire il proprio giudizio a quello dell'amministrazione. Il divieto di collocare o affiggere cartelli o altri mezzi pubblicitari su edifici e aree tutelati come beni culturali, di cui all'art. 49 del Codice, può essere derogato solo ove l'autorizzazione della Soprintendenza accerti che l'intervento non danneggi l'aspetto, il decoro o la pubblica fruizione di tali beni. Pertanto, la Soprintendenza può legittimamente negare o limitare l'autorizzazione all'installazione di teli pubblicitari su ponteggi di cantiere in contesti urbani di particolare pregio storico e architettonico, anche quando l'intervento sia temporaneo e il privato si impegni a sostenerne i costi di rifacimento delle facciate, in quanto la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico costituisce un interesse pubblico primario e prevalente rispetto alle esigenze di carattere pubblicitario e commerciale.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/03/2024

N. 01089/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00866/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 866 del 2020, proposto dall’impresa Damir S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Palermo, via Caltanissetta, n. 1;

contro

- l’Assessorato regionale per i Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, in persona dell’Assessore
pro tempore
, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, con domicilio fisico in Palermo, via …

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