Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10611 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:10611SENT

Massima

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Il ricorso proposto contro un provvedimento repressivo (come l'ordine di demolizione) diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora l'interessato abbia successivamente attivato il procedimento per ottenere la concessione di costruzione edilizia in sanatoria. Ciò in quanto, a seguito dell'istanza di sanatoria, il provvedimento repressivo deve essere sostituito o dalla concessione in sanatoria (espressa o implicita) o da un nuovo provvedimento sanzionatorio. La presentazione dell'istanza di sanatoria, intervenuta dopo l'introduzione del giudizio, determina quindi la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile. Tale principio si fonda sulla ratio della normativa in materia di condono edilizio, volta a consentire la regolarizzazione delle opere abusive attraverso il rilascio della concessione in sanatoria, la quale comporta la caducazione del precedente provvedimento repressivo. In tal modo, il sistema delineato dalla legge mira a favorire la sanatoria degli abusi edilizi, evitando l'inutile prosecuzione di giudizi privi di interesse per il ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio,
Sez. II ter,
ha pronunziato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 13150/2003 proposto da Fr. Sa. Vi. e Ma. Cr. Pe., entrambi rappresentati e difesi dall'Avv. Gi. Lu. Mo. ed elettivamente domiciliati presso lo studio dello stesso, sito in Ro., alla Via Ro. Ro. n. (...);
contro
- il Comune di Ro., in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso in giudizio dall'Avv. An. De. ed elettivamente domiciliato presso gli uffici dell'Avvocatura comunale, siti in Ro., alla ((omissis)). di Gi. n. (...);
per l'annullamento previa sospensiva
della determinazione dirigenziale del Comune di Ro. n. 1816 del 22.9.2003, con la quale è stata ordinata la demolizione della veranda insistente sul giardino di proprietà in Ro., alla via Li. Ca. n. (...);
nonché di ogni atto presupposto, connesso e consequenziale;
Visto il ricorso con i relativi allegat…

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