Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49515 del 27 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:49515PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. non richiede la prova di una formale affiliazione, essendo sufficiente la dimostrazione di una stabile e organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Pertanto, la permanente "disponibilità" al servizio dell'organizzazione mafiosa a porre in essere attività delittuose, anche di bassa manovalanza ma necessarie per il perseguimento dei fini dell'associazione, indipendentemente dalla prova di una formale iniziazione, rappresenta univoco sintomo di inserimento strutturale nella compagine associativa e, quindi, di vera e propria partecipazione, ad un livello pur minimale, al sodalizio delinquenziale. In tema di misure cautelari per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p., una volta dimostrata la sussistenza di un grave quadro indiziario in ordine alla partecipazione del singolo ad un'associazione a delinquere di stampo mafioso, le esigenze di tutela della collettività sono presunte per legge, con conseguente impossibilità di applicare misure diverse e meno afflittive della custodia cautelare in carcere, a meno che non vengano acquisiti elementi dai quali risulta che tali esigenze siano venute meno, il che si verifica solo quando sia dimostrato che l'associato ha stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa, con la conseguenza che al giudice di merito incombe l'esclusivo onere di dare atto dell'inesistenza d'elementi idonei a vincere tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/04/2017 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO GUARDIANO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. STEFANO TOCCI che conclude per l'accoglimento del ricorso presentato;
Udito il difensore l'avvocato (OMISSIS), per la posizione di (OMISSIS), dopo aver dettagliatamente illustrato i motivi di ricorso presentati, ne chiede l'accoglimento.
Il codifensore, Avv. …

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