Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 8302 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:8302SENB

Massima

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La revoca in autotutela di provvedimenti amministrativi ritenuti lesivi per il destinatario, con conseguente aggiudicazione in suo favore, determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso tali atti. In tali casi, il giudice amministrativo, pur riconoscendo la fondatezza delle censure proposte dal ricorrente, non può pronunciare sull'annullamento degli atti impugnati, ma si limita a dichiarare la cessazione della materia del contendere, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione della particolare complessità e delicatezza della vicenda. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'Amministrazione, ove ritenga di aver adottato provvedimenti illegittimi, può procedere alla loro revoca in autotutela, ripristinando la posizione giuridica del destinatario. In tal caso, il giudizio promosso avverso tali atti perde il suo oggetto, determinando la cessazione della materia del contendere. Il giudice, pur riconoscendo la fondatezza delle censure del ricorrente, non può pronunciare l'annullamento degli atti, ma si limita a prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di lite in ragione della particolare complessità e delicatezza della vicenda. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative, e sulla valorizzazione del potere di autotutela dell'Amministrazione, la quale può autonomamente rimuovere gli atti illegittimi, senza attendere la pronuncia del giudice. La compensazione delle spese, inoltre, tiene conto della particolare natura della controversia, caratterizzata da questioni di particolare rilievo e delicatezza.

Sentenza completa

N. 04694/2015
REG.RIC.

N. 08302/2015 REG.PROV.COLL.

N. 04694/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 4694 del 2015, proposto da Disa Srl, ((omissis)), L.D. Car Srl Unipersonale, Torosantucci e ((omissis)), Duemilacar Srl, ((omissis)), ((omissis)), Car Point Snc di Mario e Peppino e ((omissis)), ((omissis)), Ciavatta Srl, ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso Studio Legale Placidi in Roma, Via Cosseria, 2;

contro

Ministero dell'Interno e Agenzia del Demanio, rappresentati e difesi per legge dall'Avocatura Generale dello Stato, domiciliati in Roma, Via dei Portoghesi, 12;
Inail;…

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