Il Comune è tenuto a provvedere autonomamente sull'istanza di autorizzazione paesaggistica entro il termine di 30 giorni dalla notificazione o comunicazione della sentenza, decorsi i quali, in caso di perdurante inerzia, provvederà in sostituzione un commissario ad acta nominato nel Dirigente della Direzione "Pianificazione territoriale – Pianificazione paesaggistica – Funzioni in materia di paesaggio. Urbanistica. Antiabusivismo" della Regione Campania, con facoltà di delega. La norma di cui all'art. 146, commi 5 e 9, del d.lgs. n. 42/2004 impone all'amministrazione comunale di provvedere sulla domanda di autorizzazione paesaggistica anche in assenza del parere della Soprintendenza, decorsi inutilmente i termini previsti per il suo rilascio. Tale previsione normativa risponde alla ratio di impedire che il silente contegno dell'autorità statale possa andare a detrimento dell'interesse, pure meritevole di tutela, alla celere definizione del procedimento. Pertanto, il Comune è tenuto a concludere il procedimento con un provvedimento espresso, senza poter opporre il mancato parere della Soprintendenza, al fine di assicurare il rispetto del principio di buon andamento e di celerità dell'azione amministrativa, nonché del diritto del privato a una decisione in tempi ragionevoli. In caso di perdurante inerzia del Comune, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento finale, con oneri a carico dell'amministrazione inadempiente.