La convenzione urbanistica stipulata tra un Comune e un soggetto privato per la realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria non può prevedere un termine di durata superiore a dieci anni, in conformità all'art. 28, comma 5, n. 3) della legge n. 1150/1942. In assenza di un termine espresso nella convenzione, il termine legale di dieci anni decorre dalla data di stipula della prima convenzione, anche qualora vi sia una successiva convenzione integrativa, in quanto quest'ultima non proroga il termine originario. Pertanto, il mancato adempimento dell'obbligo di realizzare le opere di urbanizzazione secondaria entro il termine decennale non può essere considerato inadempimento contrattuale, essendo l'obbligazione ancora esigibile fino alla scadenza del termine. Inoltre, l'approvazione del progetto esecutivo delle opere pubbliche comunali produce gli stessi effetti della concessione edilizia, sicché il mancato rilascio di quest'ultima non può giustificare l'inadempimento del privato.