Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20489 del 9 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20489PEN

Massima

Massima ufficiale
Il procedimento per la trattazione in sede di legittimità dei ricorsi in materia di misure di prevenzione, nel prevedere la celebrazione dell'udienza in camera di consiglio non partecipata, è pienamente compatibile con gli artt. 24 e 76 Cost., perché garantisce il contraddittorio nel rispetto della parità delle parti. (In motivazione, la Corte ha precisato che tale affermazione non trova ostacolo nella sentenza del 13 novembre 2007 della Corte Europea dei diritti dell'uomo "Bocellari e Rizza c. Italia", in quanto tale pronuncia, nell'affermare la necessità che al soggetto interessato possa quanto meno essere offerta la possibilità di richiedere una trattazione in pubblica udienza, non si riferisce al giudizio innanzi alla Corte di cassazione).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), nella qualita' di terzo interessato;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), nella qualita' di terzo interessato;
avverso il decreto emesso dalla Corte di Appello di Palermo in data 13/04/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procurat…

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