Cassazione penale Sez. III sentenza n. 45914 del 19 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45914PEN

Massima

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Il possesso e la condivisione di materiale pedopornografico mediante programmi di file sharing non integrano automaticamente il reato di divulgazione di cui all'art. 600-ter, comma 3, c.p., essendo necessario accertare ulteriori elementi indicativi della volontà dell'agente di diffondere tale materiale. Ai fini della valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, il giudice deve motivare in modo adeguato, indicando gli specifici elementi investigativi posti a fondamento della misura cautelare, senza limitarsi al mero riferimento alla quantità del materiale sequestrato. La motivazione deve altresì considerare eventuali precedenti provvedimenti giudiziari che abbiano escluso o posto in dubbio la sussistenza degli indizi di reità, fornendo una puntuale risposta alle deduzioni difensive, anche in relazione all'acquisizione del materiale informatico oggetto di indagine. Il giudice non è tenuto alla confutazione analitica di tutti gli argomenti difensivi, potendo fornire una risposta implicita attraverso la complessiva valutazione degli elementi probatori, purché la motivazione consenta di ricostruire l'iter logico-giuridico seguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 33/2015 TRIB. LIBERTA' di TRENTO, del 26/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;
sentite le conclusioni del PG Dott. Romano Giulio rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv. (Ndr: testo originale non comprensibile).
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Trento, con ordinanza del 26/5/2015 ha accolto parzialmente l'appello del Pubblico Ministero avverso il provvedimento con il quale il Giudic…

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