Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17262 del 5 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17262PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati di autovetture, con l'utilizzo di sofisticata strumentazione elettronica per impedire il funzionamento dei dispositivi di localizzazione GPS e per avviare le auto rubate, integra gravi indizi di colpevolezza e sussistenza delle esigenze cautelari, giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in considerazione della personalità criminale dell'indagato, desunta dai precedenti penali, tra cui condanne per associazione mafiosa, e dalla prosecuzione dell'attività delittuosa nonostante la consapevolezza di essere sottoposto a controlli investigativi. La valutazione prognostica sulla possibilità di condotte reiterative, ai fini dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato, non richiede la previsione di specifiche occasioni di recidivanza, ma un'analisi accurata della fattispecie concreta, tenendo conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità del soggetto e del contesto socio-ambientale. La motivazione del provvedimento cautelare, che ricostruisce il quadro indiziario con dovizia di particolari e dettagli delle indagini, non è affetta da illogicità o lacunosità, essendo sufficiente a giustificare l'applicazione della misura, senza che possano essere accolte censure che si risolvono in una diversa valutazione degli elementi esaminati dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/10/2019 del TRIBUNALE DEL RIESAME di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere BRANCACCIO MATILDE;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale BIRRITTERI LUIGI che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, il Tribunale del Riesame di Lecce ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di (OMISSIS) dal …

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