Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33271 del 28 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:33271PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione di cavi di rame, nonché per numerosi furti del medesimo materiale, può essere legittimamente fondata su elementi probatori quali intercettazioni telefoniche, servizi di monitoraggio e videosorveglianza, anche se l'imputato assume una partecipazione "sporadica" ai reati e sostiene di essere intervenuto in un momento successivo all'avvio dell'attività illecita. Infatti, la partecipazione dell'imputato all'associazione criminosa e ai singoli furti può essere desunta da elementi quali i contatti telefonici e gli spostamenti monitorati, la collaborazione con i correi nell'esecuzione dei reati e nell'attività di ricettazione, nonché la disponibilità a fornire supporto logistico e copertura agli altri membri dell'associazione. La motivazione della sentenza di condanna, che faccia puntuale riferimento a tali elementi probatori, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o carente. Analogamente, la determinazione della pena nel minimo edittale, con aumenti contenuti per la continuazione, nonché il diniego delle attenuanti generiche in ragione della pervicacia e della negativa personalità degli imputati, non sono censurabili in Cassazione, in assenza di vizi logici o di palese incongruenza rispetto ai criteri di cui all'art. 133 c.p. Infine, la condanna generica al risarcimento del danno in favore delle parti offese è legittima, in considerazione della natura dei reati commessi e dell'evidenza del pregiudizio arrecato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 457/2012 CORTE APPELLO di POTENZA, del 20/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

- Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazion…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.