Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32909 del 24 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:32909PEN

Massima

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Il provvedimento di sequestro probatorio può essere impugnato con ricorso per cassazione solo per violazione di legge e non per vizi logici della motivazione. La legittimazione a proporre il ricorso è riconosciuta all'imputato, alla persona alla quale le cose sono state sequestrate e a quella che avrebbe diritto alla loro restituzione. L'indagato è legittimato a impugnare il provvedimento di sequestro solo se vanti un interesse concreto ed attuale alla restituzione del bene, non essendo sufficiente la mera qualità di indagato. Pertanto, il ricorso proposto dall'indagato che afferma di non essere né titolare né possessore dei beni oggetto di sequestro è inammissibile, in quanto egli non risulta legittimato a impugnare il provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Pescara resa il 7 luglio 2020;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA DANIELA BORSELLINO;
sentite le conclusioni del Procuratore generale Dr. BALDI FULVIO, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con il provvedimento impugnato il Tribunale di Pescara ha respinto la richiesta di riesame avanzata nell'interesse di (OMISSIS), indagato per il reato previsto dall'articolo 512 b…

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