Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20964 del 20 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:20964PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur essendo un diritto costituzionalmente garantito, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui. Pertanto, l'esercizio del diritto di critica non può tradursi in affermazioni offensive o diffamatorie, prive di fondamento e lesive dell'onore e della dignità della persona. Tuttavia, l'estinzione del reato di diffamazione per remissione di querela da parte della persona offesa, accettata dall'imputato, determina l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, in quanto il reato risulta estinto per la sopravvenuta causa di non punibilità. In tali casi, le spese del procedimento sono poste a carico del querelato, in conformità alla disciplina codicistica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SABEONE G. - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3775/2012 CORTE APPELLO di CATANIA, del 13/02/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SABEONE GERARDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso per annullamento senza rinvio per estinzione del reato di remissione di querela.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS),

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