Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17538 del 10 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:17538PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso un provvedimento cautelare, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la sussistenza di specifiche violazioni di legge o di manifesta illogicità della motivazione, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti o la diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione è ammissibile soltanto se denuncia la violazione di norme di legge o la manifesta illogicità della motivazione, ma non quando propone censure che si risolvono in una diversa valutazione delle prove e degli elementi indiziari posti a fondamento del provvedimento impugnato. In particolare, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione di attendibilità e di riscontro esterno delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia effettuata dal giudice di merito, salvo che tale valutazione non risulti manifestamente illogica o viziata da errori di diritto. Inoltre, il giudice di legittimità, nel dichiarare l'inammissibilità del ricorso, è tenuto a condannare il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma in favore della cassa delle ammende, salvo che non ricorrano ipotesi di carenza di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa il 13 luglio 2011 e depositata il 12 agosto 2011, con cui il Tribunale del riesame di Napoli ha confermato l'ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, in data 15 giugno 2011, per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso - cd. …

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